martedì 22 aprile 2008

L'Earth day

Ogni, 22 aprile, si festeggia la Giornata Mondiale della Terra.
L'Earth Day, nato per sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi ambientali, viene celebrata in 174 paesi,
per un totale di quasi 4.000 eventi.


Le origini dell'Earth Day risalgono al 1970 quando, appunto il 22 aprile, il senatore democratico del Wisconsin, Gaylord Nelson, organizzò il primo appuntamento, portando sulle strade degli Stati Uniti oltre 20 milioni di persone. Da allora l'evento si è esteso ad un ambito internazionale, e 174 paesi del mondo si mobilitano per promuovere la conservazione dell'ambiente e la sostenibilità delle politiche di sviluppo. Obiettivo generale è sensibilizzare l'opinione pubblica e sollecitare un cambiamento nei comportamenti individuali.

Jovanotti è uno dei testimonial dell'evento. In un'intervista a Sky il musicista ha detto di credere anche lui, come Al Gore, che solo attraverso il rispetto per la natura si possa salvare la salute del pianeta. Per questo, spiega, ha affidato a Enel il compito di calcolare la media delle emissioni di anidride carbonica prodotte durante la sua tournée Safari tour. Chiarendo che non è solo la media "relativa alle mie macchine, agli spostamenti del camion e all'elettricità prodotta dal concerto, ma anche alle macchine del pubblico che arriverà", quindi "di tutte le emissioni prodotte da un mio concerto".

Enel poi realizzerà progetti di riforestazione nella provincia in cui viene tenuto il concerto.

Jovanotti crede nei piccoli gesti quotidiani per rispettare l'ambiente e, non essendo "catastrofista", riconosce un progresso nella coscienza ecologica negli ultimi 10 anni. "Ci sono anche dei segni che ci indicano che abbiamo preso la strada sbagliata: come la tendenza ad antropomorfizzare la natura. Questa idea che la natura è una specie di parente che ogni tanto bisogna andare a trovare "non è una idea sana secondo me: la natura è tutto", assicura.

Secondo Jovanotti, "siamo passati dal futuro come promessa, al futuro come minaccia", ed è questa "la vera forma di resistenza che noi dobbiamo portare avanti: cercare di tornare, di recuperare una visione del futuro come promessa e non del futuro come minaccia", conclude l'artista.

sito: enel.it




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